Generalmente, per il riscaldamento di una casa e dell’acqua sanitaria, la caldaia è l’elemento più importante. A seconda delle varie esigenze, ne esistono diverse tipologie con differenti caratteristiche.
Le caldaie a gas si dividono principalmente in due grandi gruppi, a seconda del gas, appunto, che fa loro da combustibile:
– metano;
– GPL.
Caldaie a metano e GPL: differenze
Le caldaie a metano sono le più economiche e le più diffuse, anche perché il metano è il gas distribuito a livello nazionale, con una rete talmente capillare, da fare sì che l’attacco non sia troppo dispendioso e non ci sia bisogno di cisterne, per lo stoccaggio. Gli apparecchi di questo tipo devono essere forniti assolutamente di alcune connessioni fondamentali: una per il gas, una, per l’entrata dell’acqua fredda sanitaria, una, per l’uscita dell’acqua calda sanitaria, una, per l’uscita della conduttura del riscaldamento, una, per la mandata della conduttura del riscaldamento e la canna fumaria.Le caldaie a GPL hanno una diffusione meno capillare di quelle a gas metano, perché hanno bisogno di molto spazio: infatti necessitano di una grande bombola o di una cisterna per stoccare il gas, e anche le tubature devono essere di dimensioni più piccole.
Ciò fa sì che gli impianti a GPL siano per lo più presenti, dove la rete nazionale del gas metano non riesce ad arrivare.
Esse possono essere usate sia per uso condominiale che familiare e, in caso di necessità, con determinate piccole modifiche possono funzionare anche a metano.
Installare una caldaia non è un’operazione da poco. Perciò a questo scopo è sempre bene chiamare un tecnico. Tuttavia, a seguito di recenti normative che hanno ridotto molto le tipologie di caldaia ammesse dalla legge, l’installazione degli impianti di riscaldamento ad oggi avviene principalmente in due modi: a murale e a basamento. La caldaia a murale, come dice il nome, ha la caratteristica principale di venire fissata alla parete. Può essere dunque installata in una nicchia, o essere “nascosta” all’interno di un elemento d’arredo, esternamente o internamente alla casa.
Ciò a patto, ovviamente, che sia di dimensioni ridotte. Il principale vantaggio della caldaia a murale, dunque, è il poco ingombro. Invece, le caldaie a basamento funzionano, di base, nello stesso modo di quelle a murale, ma sono di maggiori dimensioni. Non possono essere fissate al muro ma vengono appoggiate al pavimento. La grandezza, potenzialmente senza limiti, fa sì che queste caldaie possano essere più capaci di quelle installate a murale, e che quindi vengano utilizzate principalmente in ambito industriale o commerciale, dove il riscaldamento e l’acqua sanitaria devono coprire i bisogni di ambienti molto grandi, processi produttivi o un maggiore numero di individui. La maggiore ampiezza di spazio a disposizione in questi campi fa sì, inoltre, che gli svantaggi estetici derivanti dalla presenza di queste caldaie siano limitati semplicemente, installando l’impianto in una stanza a parte.